Una delle insalate più amate dagli Italiani per la tenerezza e la dolcezza delle foglie, la lattuga esiste in numerose varietà: a cappuccio o a palla, romana, da taglio (“lattughino”) ecc.
Consigli di coltivazione
Pianta adatta alle più diverse condizioni climatiche, cresce anche negli orti dell'arco alpino. Predilige un terreno sciolto e ben lavorato, soprattutto in superficie, concimato con letame maturo o stallatico in pellet almeno tre mesi prima della coltivazione. Si semina da gennaio a settembre in semenzaio a 0,5 cm di profondità e si trapianta dopo 30-45 giorni a distanza di 25 cm sulla fila e 40 cm tra le file, oppure si acquistano e si piantano le pianticelle disponibili in primavera e a fine estate nei garden center (per le lattughe a ciclo autunnale). Eliminare le malerbe e zappettare il terreno periodicamente. Raccogliere scalarmente quando le piante raggiungono la grandezza desiderata, tagliando con un coltello appena sopra il colletto.
Da non dimenticare
Coltivare la lattuga sulla stessa parcella solo dopo tre anni e mai dopo Leguminose (fagiolino, pisello, fava…), altre insalate o cavoli. Volendo, alle file di lattuga si possono intercalare cipolle, pomodori, carote, carciofi, sedano e ravanelli.
Lattuga: come e quando irrigare
Tutte le lattughe richiedono irrigazioni regolari, abbondanti in estate, evitando per quanto possibile l'alternanza di terreno disidratato e terreno fradicio; occorre anche evitare che il terreno rimanga bagnato a lungo. Non bagnare mai le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine e marciumi; l'acqua va fornita vicino ai cespi, sia in piena terra che per la coltivazione in vaso.
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.