Il raponzolo o raperonzolo (Campanula rapunculus), è un ortaggio un tempo diffusamente coltivato per le gustose radici, simili a quelle della rapa, ma assai più piccole, da consumare fresche condite con olio e sale. È un’erbacea annuale o biennale appartenente al genere Campanula, come si evince dai fiori campanulati, blu o lilla. Si distingue però dalle altre campanule proprio per la sua radice, a fittone, bianca, grossa e carnosa. Cresce allo stato selvatico nei boschi e nei prati, dalla pianura alla montagna, ma è facile anche da coltivare nel proprio orto. Ha fusto peloso alto 1 metro e oltre, foglie strette e allungate, fiori raccolti in pannocchie rade in tarda primavera.
Consigli di coltivazione
Si semina nell’orto, dopo aver mescolato i semi, minuscoli, a sabbia per una distribuzione più uniforme, in piccoli solchi distanti 25 cm. I semi vanno appena coperti con il terriccio. Il terreno deve essere fresco, fertile, ben lavorato, in posizione luminosa ma non troppo soleggiata. Si semina in marzo-aprile per avere il raccolto in settembre; in maggio-giugno, per raccogliere in inverno.
Da non dimenticare
Le radici si consumano cotte, da sole o assieme alle foglie, e hanno un sapore dolce e delicato. In passato il raponzolo era utilizzato anche per usi medicinali, grazie alle proprietà antisettiche e antinfiammatorie.