I gustosi asparagi sono i germogli primaverili di una pianta coltivata, che è spontanea anche in natura (nel qual caso si chiama asparagina). In coltivazione sono tre i tipi di asparago: verde, viola e bianco, quest’ultimo ottenuto ricoprendo con terra il punto di crescita dei germogli, in modo che non prendano luce. In tutta Italia sono numerose le feste e le sagre dedicate all’ortaggio, fra le quali è famosa quella di Altedo (Bo), una delle più antiche.
Consigli di coltivazione
Vive bene a tutte le latitudini, fino ai 400 m di quota. Ama terreni ben drenati e permeabili. L’impianto si può effettuare con “zampe” (fasci di radici) in fase di dormienza o con piantine allevate in cubetto di torba, ma le zampe vengono utilizzate più comunemente. I trapianti si eseguono tra novembre e marzo, in solchi larghi circa 40-60 cm e profondi 20-30 cm, separati da argini di 100 e 200 cm. Negli anni successivi all’impianto, in autunno bisogna ricoprire le zampe con uno strato di terra di 8-10 cm prelevato dagli arginelli a fianco delle file di coltivazione. Solo alla fine del terzo anno d’impianto si può avere una discreta raccolta: circa 4-5 turioni al mese per zampa impiantata. La raccolta dei turioni si effettua tra la fine di marzo e la metà di giugno, a seconda dell’andamento stagionale e della zona d’Italia.
Da non dimenticare
Il taglio va condotto con appositi coltelli che evitano danni alle piante, assicurandosi di recidere i turioni in posizione più vicina possibile alla base (quindi sotto al livello del terreno) per non creare monconi che potrebbero marcire.
Asparago: come e quando irrigare
L'asparago è ben adattato al clima europeo e mediterraneo, ed esistono varietà locali adatte per tutti i tipi di clima in Italia: ciò significa che non ha particolari necessità idriche, richiede soltanto che il terreno non si secchi completamente. Discorso diverso per i primi 2-3 anni di età, in cui le radici non hanno ancora raggiunto il necessario livello di profondità e le piante richiedono annaffiature frequenti e non troppo abbondanti.
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.