Appartenente alla famiglia delle Composite, nota anche come “barba gentile”, la scorzonera (Scorzonera hispanica) viene coltivata per la radice, carnosa, lunga e cilindrica, con corteccia giallo-marrone e polpa chiara. Conosciuta fin dall’antica Grecia e attualmente molto diffusa nell’Europa occidentale, ha un sapore particolarissimo, che a qualcuno ricorda le ostriche e ad altri gli asparagi. Perenne coltivata come annuale, presenta foglie lanceolate disposte a rosetta, al cui centro nasce lo stelo fiorale che porterà capolini gialli. Tra le varietà, una delle più apprezzate e pregiate, dal sapore particolarmente gradevole, è la “Gigante di Russia”
Consigli di coltivazione
Preferisce terreni sciolti e profondi, ben lavorati per toglierne i residui, affinché le radici crescano liberamente e non corrano il rischio di biforcarsi. La posizione deve essere soleggiata. Si semina a spaglio o a file distanti 35 cm; si diradano le piantine fino a lasciare 20 cm tra una e l’altra. In estate occorre innaffiare se il terreno è molto asciutto, altrimenti le radici si sviluppano poco. La semina si effettua in aprile-maggio e il raccolto comincia ad ottobre.
Da non dimenticare
Si consuma bollita, in minestre e stufati, gratinata al forno, impanata e fritta, grattugiata e condita con olio e limone. Indicata per i diabetici, è utile alle persone convalescenti grazie alla ricchezza di vitamina C, calcio, fosforo e potassio, che favorisce l’attività dei reni e la rende depurativa e leggermente lassativa.
Scorzonera: come e quando irrigare
In estate occorre innaffiare se il terreno è molto asciutto, altrimenti le radici si sviluppano poco. Non ha esigenze idriche particolari, è sufficiente irrigare per mantenere il terreno umido se non piove. Come tutti gli ortaggi da radice, tende a marcire se si creano ristagni.
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.