Il broccolo appartiene alla specie Brassica oleracea che comprende praticamente tutti i cavoli coltivati; è frutto di una selezione a partire proprio da questa specie, selezionata per produrre boccioli grossi e carnosi. Si tratta di una pianta biennale con radice fittonante e fusto eretto, simile al cavolfiore, ma con un maggior numero di foglie, diversi germogli laterali (detti broccoletti) e un colore verdastro o cenere. Fra le varietà più diffuse vi sono ‘Pugliese’, ‘Albano’, ‘Calabrese’, ‘Nero di Sicilia’.
Consigli di coltivazione
Come il cavolfiore, si trova in condizioni ottimali nelle zone a clima temperato e non tollera il caldo e la seccità. Predilige substrati profondi, di grande capacità idrica, umici (arricchiti, date le elevate esigenze nutrizionali, con l’apporto di letame e microelementi), ben lavorati e strutturati. La semina si effettua in semenzaio (l’epoca dipende dal clima e dalla varietà); dopo circa 30-50 giorni, quando le piantine sono dotate di 5-6 foglie e sono alte 15-20 cm, si procede al trapianto. Occorre eseguire ripetutamente scerbature, accompagnandole con modeste rincalzature. Le irrigazioni devono essere frequenti, senza però provocare ristagni d’acqua.
Da non dimenticare
La raccolta, scalare, si effettua quando le parti destinate al consumo raggiungono le dimensioni tipiche della varietà (dalla fine dell’estate all’inizio della primavera, a seconda delle varietà) e quando le infiorescenze sono verdi e ancora chiuse. Lo stelo va reciso a circa 20 cm dall’apice, sia perché una parte di gambo è buona da consumare, sia perché dalle piante lasciate nel terreno possono formarsi getti laterali e nuove infiorescenze.
Broccolo: come e quando irrigare
Il broccolo richiede irrigazioni costanti per crescere bene e dare una buona produzione, per tanto occorre innaffiare moderatamente ma spesso per tutta la stagione vegetativa (in particolare per le varietà tardive, che devono affrontare il pieno della stagione calda).
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.