Lo spinacio estivo (Tetragonia tetragonioides) viene chiamato anche spinacio della Nuova Zelanda e, come dice il nome, può essere coltivato in estate, a differenza dello spinacio invernale (Spinacia oleracea). In realtà non ha nulla a che fare con lo spinacio vero e proprio, che è una Chenopodiacea, mentre quello estivo è un’Aizoacea originaria dell’emisfero australe. Semplicemente, le foglie si assomigliano vagamente, così come il sapore. Lo spinacio estivo è un’erbacea annuale, con fusto erbaceo succulento lungo più di 1 m e molte ramificazioni; le foglie alterne sono lisce e carnose con breve picciolo (1-2 cm) e lembo triangolare. Le piante sono ermafrodite e producono frutti ascellari induriti, angolosi e cornuti che vengono usati come seme.
Consigli di coltivazione
Richiede un clima caldo, quindi si coltiva solo nel periodo primaverile-estivo con semina in marzo-aprile in piena terra a dimora. Preferisce terreni fertili e ben concimati, sopporta benissimo i suoli salati e quelli sabbiosi. . La raccolta inizia dopo circa 70 giorni dalla semina raccogliendo le foglie basali e quelle ascellari lungo lo stelo, e i germogli; essendo scalare, la raccolta si prolunga per almeno un paio di mesi.
Da non dimenticare
Attenzione: quando la tetragonia incomincia a produrre i fiori (insignificanti) e a tanto maggior ragione i frutti (da scartare per il consumo perché amari e sgradevoli al palato), utilizzare solo le foglie, non più i germogli che prendono un sapore sgradevole.
Spinacio estivo (Tetragonia): come e quando irrigare
Tollera irrigazioni irregolari o scarse, ma un apporto frequente favorisce la crescita e quindi la produzione di foglie e germogli
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.