Rabarbaro

Rheum

  • Famiglia: Polygonaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Ortaggi
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -20 | -15 °C
  • Altezza: 1 — 1,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale, Bio per ortaggi
  • Larghezza: 0,5 — 1 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Si tratta di una pianta di grandi proporzioni. Ha infatti foglie molto espanse, simili a quelle delle bietole da costa (cui assomiglia anche per altri caratteri), portate da lunghi gambi carnosi, a sezione quasi triangolare ma con uno degli angoli arrotondato, marmorizzati più o meno intensamente di rosso vinato. Fiorisce con una spiga o più, a seconda dell’anzianità del cespuglio e della fertilità del terreno, alta 1,20 m o anche oltre, formata da tanti fiorellini giallo ocra-verdognoli, che poi sviluppano altrettanti semi avvolti da una pellicola espansa trasparente. Con i grossi gambi delle foglie, tagliati a pezzetti e ripuliti dai filamenti, messi a cuocere fino a ridursi in poltiglia e poi passati al setaccio o con il passaverdura, e infine messi nuovamente a cuocere con pari quantità di zucchero, si possono preparare varie ghiottonerie, dalla marmellata, di sapore delicatissimo, al ripieno per torte, ai canditi, ecc.

Consigli di coltivazione

Desidera un terreno soffice e fresco, mediamente profondo, meglio se non argilloso o calcareo, mentre sopporta un suolo leggermente acido. Perché produca in abbondanza gambi teneri sono fondamentali l’irrigazione e la concimazione, da effettuarsi in autunno al cespo mediante un prodotto organico (come letame maturo o compost) e in primavera ed estate con un fertilizzante ad alto titolo di azoto e potassio.

Da non dimenticare

In genere, perché la pianta si irrobustisca, è bene tagliare lo stelo fiorale tutti gli anni prima che si sviluppi, mentre è meglio non tagliare le foglie per i primi due anni.

Rabarbaro: come e quando irrigare

Il rabarbaro necessita di irrigazioni abbondanti quando la pianta è giovane, poi il fabbisogno idrico diminuisce gradualmente con l'anzianità della pianta. È suscettibile ai ristagni idrici, a cui occorre prestare attenzione fornendo un drenaggio adeguato ed irrigando con cognizione. 

Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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