Lo scalogno è un tipo di ortaggio da bulbo dal sapore molto gradevole e delicato, meno pungente della cipolla e dell’aglio, e per questo da molti apprezzato sia crudo, in fettine sottilissime aggiunto alle insalate, al gazpacho o alle minestre, sia soprattutto cotto in intingoli, ragù, arrosti.
Consigli di coltivazione
Lo scalogno si moltiplica piantando i bulbilli che ogni esemplare produce durante il suo ciclo di crescita. Tali bulbilli si mettono a dimora a fine autunno per un raccolto primaverile, destinato prevalentemente al consumo fresco, o fine inverno per il raccolto di estate che dà bulbi di facile conservazione per diversi mesi, in terra leggera, sciolto, non eccessivamente fertile e comunque che contenga una percentuale di zolfo, responsabile del suo tipico sapore. Consigliabile una lunga rotazione: almeno 3-4 anni prima di ripiantare lo scalogno nella stessa parcella.
Da non dimenticare
Dello scalogno si consumano anche le foglie giovani, finemente tagliate a listarelle come si fa con l’erba cipollina, di cui peraltro è stretto parente. Lo scalogno di Romagna IGP è considerato uno dei migliori al mondo e come tale ricercato dai grandi chef di ogni continente.
Scalogno: come e quando irrigare
Lo scalogno non ha esigenze idriche particolari, è sufficiente irrigare per mantenere il terreno umido se non piove. Come le cipolle, ha radici superficiali che tendono a marcire se si creano ristagni.
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.