Si distinguono 3 gruppi di meloni. I cantalupi hanno frutti globosi, a buccia liscia di colore verde-grigio, con venature marcate; la polpa è di colore arancio, molto profumata; sono meloni precoci, di media pezzatura (peso 0,6-1,5 kg). I retati hanno frutti ovali, con buccia fittamente reticolata senza costolatura; la polpa è verde-gialla o arancio, molto profumata; il peso va da 1 a 2,5 kg. I meloni da inverno hanno frutti lisci e senza costole, di colore giallo o verde scuro, con polpa bianca, verde chiaro o gialla, dolce ma poco profumata; pesano 1,5-4 kg) e si conservano fino all’inverno; sono coltivati principalmente nelle regioni del Sud.
Consigli di coltivazione
La pianta ha bisogno di un ambiente piuttosto caldo e soleggiato: non è coltivabile oltre la Val Padana. Si semina in aprile-maggio, a dimora, su file distanti 2-2,5 m e piante a 0,8-1 m sulla fila. Si concima con prodotti a base di fosforo e potassio prima della semina, a base di azoto durante la crescita. E’ necessario mantenere il terreno libero da piante infestanti. Le piante vanno cimate: si spuntano il fusto principale e poi gli steli secondari, lasciando 2-4 foglie, per favorire la produzione dei fiori femminili.
Da non dimenticare
Pacciamando il terreno con plastica nera attorno alle piante si ottengono tre vantaggi: un anticipo nella raccolta, i frutti rimangono puliti, non si sviluppano le malerbe.
Melone: come e quando irrigare
Le irrigazioni del melone devono essere moderate subito dopo la messa a dimora, poi abbondanti e regolari fino alla fase di produzione. Poco prima della raccolta è necessario diminuire l'irrigazione fino a fermarsi, per evitare un accumulo d'acqua nei frutti, il cui sapore risulterebbe meno intenso e potrebbero andare incontro al rischio di spaccatura.
Per irrigare l'orto con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie degli ortaggi. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per l'orto in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per l'orto in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.