Questa pianta spinosa forma capolini durevoli che vengono utilizzati anche essiccati. Spontanea in Italia, in natura è specie protetta e non va né raccolta né estirpata; è diffusa nei prati di montagna, al pieno sole, dove sa resistere in inverno al gelo intenso.
Consigli di coltivazione
Ha bisogno di terreno calcareo e ama vivere nei piccoli spazi di un giardino roccioso; i fiori molto pungenti sbocciano in estate. Occorre un substrato ben drenato e sassoso ma fertile, ricco di stallatico maturo.
Da non dimenticare
Le squame del capolino si aprono a stella con tempo secco e si chiudono con l’umido (comunque si chiudono sempre dopo il tramonto del sole per riaprirsi al mattino successivo), per questo i Francesi chiamano questa pianta ‘barometro’.