Si tratta di una erbacea perenne rustica, con notevoli capacità di adattamento. A. mollis presenta foglie vellutate e tondeggianti, adornate, dalla tarda primavera, di fiorellini giallo-verdognoli. A. alpina, le cui foglie sono verde lucido sulla pagina superiore e grigie su quella inferiore, da giugno ad agosto si riveste di piccoli fiori verdastri a forma di stella, riuniti in corimbi.
Consigli di coltivazione
L’alchemilla predilige terreni freschi e sempre un po’ umidi (soffre, infatti, quando i substrati sono pesanti, con ristagni d’acqua in inverno, o troppo secchi in estate), arricchito al momento della piantagione con composta o letame maturo. Può essere messa a dimora in qualsiasi momento, preferibilmente fra ottobre e marzo, in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Dopo aver compattato il terreno, si bagna a fondo, poi si distribuisce in superficie uno strato di 5 cm di composta o corteccia frantumata, utile sia per mantenere umide le radici che per contrastare le erbacce. In primavera è bene somministrare concime organico in granuli attorno ai cespi.
Da non dimenticare
L’alchemilla è ottima come tappezzante: coltivando i cespi vicini, in breve tempo si sviluppa una coltre di vegetazione densa e vigorosa, che soffoca le infestanti. La pianta si presta inoltre ad essere abbinata alle fioriture blu, porpora, gialle e bianche e alle diverse sfumature di verde, nelle aiuole miste. I racemi si inseriscono piacevolmente sia nelle composizioni floreali fresche, cui danno corpo, che in quelle essiccate.