Classica pianta da balcone che può però essere utilizzata anche in giardino per riempire aiuole o creare bordure fiorite. Le foglie cuoriformi si distinguono per le variegature dal valore ornamentale, ma sono i fiori a farsi apprezzare: i colori vanno dal bianco al rosa, dal rosso al viola, ma le nuove varietà sono anche bicolori, screziati, frastagliati o doppi. Ne esistono diverse misure: mini (grandi quanto una moneta), medi, maxi, per soddisfare ogni esigenza di spazio.
Consigli di coltivazione
Si tratta di una pianta da esterni da coltivare in vaso: in piena terra è facile che insorgano marciumi. Necessita di una posizione a mezz’ombra, comunque fresca, con poche ore di sole o nessuna. Il terriccio deve essere soffice, fertile e ben drenato. Una volta a settimana è bene aggiungere un prodotto liquido per piante da fiore. La pianta sopporta le basse temperature fino a –2 °C. Da aprile in poi le foglie ingialliscono e si seccano: il tubero entra in dormienza con il caldo.
Da non dimenticare
Il ciclamino, al contrario della maggioranza delle piante annuali, fiorisce in inverno ed entra in riposo vegetativo in estate. Ciò significa che la pianta non soffre il freddo, ma allo stesso tempo teme il caldo. Durante l'estate è normale che alcune foglie ingialliscano e secchino, mentre se succede in inverno è a causa della temperatura troppo elevata (ad esempio se vicino ad un termosifone): in questo caso occorre spostare la pianta e innaffiarla.
Ciclamino: come e quando irrigare
Il ciclamino soffre moltissimo la troppa umidità: l'acqua di irrigazione deve essere fornita quando il terriccio comincia ad asciugarsi, non direttamente ma nel sottovaso, evitando accuratamente di bagnare le foglie e soprattutto il tubero, che potrebbe marcire o essere attaccato da malattie fungine se troppo umido.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.