Pianta tipicamente autunnale, l’erica si acquista già fiorita a partire da fine agosto, e può conservare un aspetto piacevole fino alla primavera. In piena terra si può coltivarla solo in zone con clima fresco, terra acida e ben drenata. Altrove è meglio trattarla come specie annuale e stagionale. Le piantine acquistate nei piccoli vasetti vivaistici vanno trapiantate al più presto in cassette o aiuole con terriccio per acidofile e strato drenante sul fondo.
Consigli di coltivazione
Teme il caldo; se acquistate i vasetti a fine estate, teneteli al fresco, in ombra e con buona umidità del terreno finché le temperature non diventano più basse. Dopo metà-fine settembre conviene mettere i vasi al sole, così che prendano luce e possano continuare a fiorire; non serve concimare. Resistono fino ai geli, e anche fino a primavera in luogo soleggiato e drenato.
Da non dimenticare
Se i fiori cadono, significa che l’ambiente o la terra sono troppo asciutti. Il terriccio deve essere idoneo, ben drenato e a pH acido, quindi meglio evitare di utilizzare terreni limosi ed argillosi.
Erica: come e quando irrigare
L'erica richiede irrigazioni frequenti e non troppo abbondanti, per mantenere la terra fresca e umida, ma senza ristagno di acqua. Attenzione all'acqua che si usa: essendo una pianta acidofila mal sopporta l'acqua dura e ricca di calcio di molte zone d'Italia. Per evitare problemi fitosanitari conviene lasciare decantare l'acqua una notte nel contenitore prima di annaffiare l'erica, oppure usare acqua piovana.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.