Senape

Sinapis alba

  • Famiglia: Brassicaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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La senape bianca (Sinapis alba) è un’annuale leggera, con fusti ramosi, foglioline dentate e grappoli di fiori estivi giallo chiaro, che mutano in baccelli contenenti i semi. E’ diffusa allo stato spontaneo nei campi e vicino agli orti. Della senape si utilizzano i semi maturi, che sono sferici lisci e giallo ocra, diversi da quelli della senape nera (Brassica nigra), più piccoli e scuri. I due tipi di senape hanno simili virtù medicinali e si coltivano nello stesso modo, ma quella bianca è più piccante.

Consigli di coltivazione

Facilissima da coltivare, la senape è rustica e resistente, preferisce terreni argilloso-calcarei ma accetta qualsiasi suolo. Si semina a dimora in primavera (anche in autunno in clima temperato), ponendo i semi a mezzo centimetro di profondità, distanziati di 15 cm. Si può anche coltivare in vaso. 

Da non dimenticare

A due settimane dalla germinazione si possono già raccogliere le foglioline, ottime da consumare in insalata. I semi, raccolti in autunno e lasciati essiccare, si utilizzano in cucina e per scopi terapeutici: sono preziosi in caso di inappetenza o difficoltà digestive, stimolano l’irrorazione del sangue e si possono usare per frizioni su zone colpite da nevralgie e reumatismi. Vietato esagerare, pena irritazioni fastidiose.
Dai semi di senape si ottiene la mostarda, ottima con i bolliti.

Senape: come e quando irrigare

La senape deve essere innaffiata generosamente fino alla germinazione, poi le irrigazioni possono essere ridotte. In estate sarà bene irrigare comunque sufficientemente sia in vaso che in piena terra, in modo da non lasciare che la pianta soffra periodi di siccità, pena una produzione molto scarsa.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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