Camomilla

Matricaria chamomilla

  • Famiglia: Asteraceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante aromatiche
  • Consigliata per: Orto e Frutteto
  • Temperatura min.: -20 | -15 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Terriccio, Sabbia, Per piante verdi, Per piante mediterranee, Bio per ortaggi, Bio per aromatiche
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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Nota per le sue proprietà calmanti, la camomilla (Matricaria chamomilla) è una pianta erbacea annuale con fusto eretto e ramificato, diffusa allo stato selvatico su terreni asciutti e incolti. Le numerose e profumate infiorescenze a capolino, con disco centrale giallo e ligule bianche, compaiono da maggio a settembre.

Consigli di coltivazione

Si coltiva in pianura e in collina in terreni ben esposti al sole, asciutti, anche leggermente calcarei. Si moltiplica per divisione dei cespi o utilizzando i semi prelevati dai capolini prima della sfioritura completa: in questo caso si effettua la semina in semenzaio in primavera e si procede al trapianto all’inizio dell’autunno; è tuttavia possibile seminare direttamente in piena terra, in marzo-aprile, in file distanti 30 cm, procedendo poi a un diradamento per distanziare le piante di 10-15 cm sulla fila. Se il terreno si secca troppo, occorre innaffiare.

Da non dimenticare

Di questa pianta vengono utilizzati solo i fiori: si raccolgono in piena fioritura, quando presentano il più alto tenore di principi attivi. Se si recide la pianta alla base, si possono formare dei mazzi da far essiccare in luogo asciutto, aerato e ombreggiato. I cuori gialli secchi si possono conservare in sacchetti di garza o in barattoli di vetro, in ambienti freschi e asciutti, al buio. 

Camomilla: come e quando irrigare

La camomilla richiede irrigazioni regolari, abbondanti in estate. Il terreno deve essere ben drenato e non devono crearsi ristagni idrici. Meglio non bagnare i capolini, per evitare di danneggiarli (a causa dell'effetto lente dell'acqua) e non creare un ambiente favorevole per funghi e batteri; l'acqua va fornita vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.

Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua. 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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