Le specie di Amaryllis e Hippeastrum vengono spesso confuse, in quanto molto simili come aspetto e soprattutto perché entrambe vengono comunemente chiamate amarillis. Sono piante con una spettacolare fioritura, che nascono da un grosso bulbo, di facile coltivazione, con la sola attenzione al fatto che non resistono al freddo e alla terra costantemente umida. Dal lungo ed elegante stelo nascono corolle vistose, in vasi colori e screziature dal bianco al rosa, fino al rosso profondo. In commercio si trovano spesso esemplari dalla fioritura invernale forzata con particolari tecniche colturali, per abbellire le case nel periodo natalizio.
Consigli di coltivazione
La grossa ‘cipolla’ di amaryllis si mette in un piccolo vaso con poca terra, esposta in piena luce e con una costante e moderata umidità (mai acqua stagnante). In breve si forma lo stelo con i boccioli: a questo punto è consigliabile tenere l’esemplare in ambiente piuttosto fresco e riparato dal pieno sole, in modo da prolungare al massimo il miracolo della fioritura. Dopo qualche settimana il bulbo va in riposo e può essere estratto dalla terra, conservato in un sacchetto di carta al buio e al riparo dall’umidità. Ripiantato in autunno, in breve riprende il ciclo vegetativo e rifiorisce.
Da non dimenticare
Nei climi miti questa bulbosa può essere anche piantata all’aperto in zona non troppo soleggiata e con terreno sciolto e sabbioso. Le varietà in coltivazione a scopo ornamentale sono strettamente imparentate con Amaryllis belladonna, specie spontanea sudafricana che fiorisce in settembre con magnifici fiori rosa; tutte le parti della pianta sono molto velenose.
Amarills: come e quando irrigare
Le piante di Amaryllis e Hippeastrum vanno gestite allo stesso modo: innaffiare con regolarità, lasciando asciugare il terreno tra una annaffiatura e l'altra. Gli esemplari forzati, fiorendo in inverno, non richiedono grandi quantità di acqua, quindi è necessario irrigarle solo per mantenere il terreno leggermente umido.
Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.