Il genere Dahlia comprende una dozzina di specie con innumerevoli ibridi e varietà. Ha radici tuberose oblunghe, fusto eretto, spesso legnoso alla base, di altezza variabile tra 20 cm e 2 m, foglie grandi composte, formate da 3-5 foglioline dentate, fiori semplici o doppi di forma e colori vari. Si distinguono dalie nane, intermedie, alte; a cactus, a semicactus, a collaretto, a fior di peonia, a fior d’anemone, pompon; semplici, semidoppie, doppie.
Consigli di coltivazione
Le dalie preferiscono esposizioni soleggiate, terreno soffice e fresco, neutro, ricco e ben concimato all’impianto con stallatico. Fino all’inizio della fioritura, concimare frequentemente con fertilizzanti liquidi, sciolti nell’acqua di irrigazione. Si moltiplicano per divisione dei tuberi, tolti dal terreno prima del gelo invernale e conservati in luogo asciutto e riparato, su uno strato di sabbia o segatura, lasciando almeno una gemma del colletto per ogni porzione di tubero.
Da non dimenticare
Le dalie medie e alte e quelle con fiori semidoppi o doppi hanno bisogno di tutori a cui legare gli steli prima che si aprano i fiori.
Dalia: come e quando irrigare
Le annaffiature delle dalie devono essere frequenti e ben distribuite per tutto il periodo vegetativo, senza mai esagerare con la quantità per non lasciare le radici immerse nel terreno fradicio. Una volta che si entra nell'autunno, si diradano le irrigazioni, per lasciare alla pianta il tempo di entrare in riposo vegetativo, per poi sospendere del tutto in inverno.
Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.