I suoi fiori fragranti accompagnano le spose, i frutti succosi sono in assoluto, dopo la mela, i più diffusi nel mondo. Dall’Oriente si è trovato benissimo lungo le nostre coste mediterranee e cresce bene anche in grandi vasi, se si vuole coltivarlo anche dove le temperature invernali sono gelide, ricoverandolo in serre luminose e arieggiate, le classiche ‘aranciere’ o orangerie.
Consigli di coltivazione
Molto coltivato in Italia (Sicilia soprattutto) in diverse varietà, l’arancio è apprezzabile anche per il suo aspetto decorativo. Nelle zone riparate costiere è usato anche per il verde pubblico e in inverno tra il fogliame verde scuro e lucido brillano i bei frutti dal ricco succo nutriente, che non maturano dopo la raccolta, come il limone, e vanno quindi staccati al momento di maturazione ideale L’arancio richiede terreni non acidi, non aridi; i contenitori devono essere di terracotta, molto grandi e profondi. Ha bisogno di sole ma non apprezza posizioni molto ventose. Le potature si limitano a una pulizia periodica e il nutrimento ideale è a base organica (lupini tritati).
Da non dimenticare
Gli esemplari innestati su arancio amaro hanno maggiore resistenza al freddo. Gli esemplari ospitati in aranciera d’inverno vanno controllati per combattere le infestazioni di cocciniglia, frequenti in ambienti poco ventilati.