La celosia desta sempre una certa meraviglia, nonostante sia nota come pianta ornamentale fin dall’inizio del secolo scorso, quando era di moda lo stile Liberty, che la celosia interpreta perfettamente, con le sue infiorescenze leggere e aggraziate. Due sono le specie di celosia coltivate: Celosia plumosa e C. cristata, denominazioni che derivano dalla forma delle infiorescenze. La prima forma infatti aerei pennacchi, la seconda è dotata di creste disposte a ventaglio. Da queste due specie sono state selezionate innumerevoli varietà, dove l’infiorescenza diventa un pompon, un ciuffo scapigliato, un punto interrogativo o esclamativo e i colori variano dal bianco al giallo, al rosa, all’arancio, al rosso, all’amaranto, mescolandosi anche fra loro nella stessa infiorescenza. Le celosie sono piante adattabili, che vivono sia in vaso sia in piena terra nel giardino: esistono in taglie diverse, alte da 40 cm a 1,20 m.
Consigli di coltivazione
Va posizionata in un’area molto luminosa, anche esposta ai raggi del sole. Preferisce stare all’aperto ma resiste anche in casa, se la stanza non è troppo calda ed è ben illuminata. Il terriccio deve essere a base di terra di foglie, sabbia e torba in parti uguali. La temperatura ideale è fra 15 e 24 °C, al di sopra dei quali l’infiorescenza sbiadisce. Con il freddo autunnale muore, essendo una pianta annuale. Si concima da marzo sino alla piena fioritura, ogni 15 giorni, con un prodotto liquido per piante da fiore. Sospendere la concimazione dopo che l’infiorescenza si è perfettamente aperta e colorata.
Da non dimenticare
Per conservare da un anno all’altro una particolare varietà, si possono raccogliere i semini neri e lucidi che si trovano nelle infiorescenze mature per seminarli in febbraio in se miniera, in aprile in piena terra.
Celosia: come e quando irrigare
Va bagnata con regolarità e generosità in primavera e in estate, diminuendo le annaffiature in autunno.
Per irrigare vasi, cassette e fioriere in balconi e terrazzi dotati di rubinetti o prese idriche si può utilizzare il tubo da irrigazione con una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia, per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). Oppure, meglio ancora, si può installare un sistema di irrigazione con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.