Fra le camelie giapponesi (Camellia japonica), molte sono le varietà ricavate nel secolo scorso da floricoltori e appassionati. Gli esemplari più belli ornano i giardini attorno ai grandi laghi dell’Italia settentrionale (soprattutto Verbano, Lario e Iseo), ma meritano una visita invernale anche le piante allevate nei giardini della Lucchesia in Toscana, nel Viterbese e in Campania, come quelle celebri e secolari della Reggia di Caserta.
Consigli di coltivazione
Gli zero gradi rappresentano il limite minimo sopportabile per un lungo periodo, anche se qualche esemplare può resistere fino a –12 °C. In estate il massimo tollerabile è di 30 °C, se la posizione è ombreggiata e ventilata. Non deve essere raggiungibile dal pieno sole soprattutto d’estate, per evitare che le foglie e le gemme anneriscano. Queste ultime, infatti, se vengono toccate dai raggi mentre sono ancora fredde, possono soffrire fino a imbrunire e cadere. Il substrato ideale è ricco in humus e povero in calcare, leggermente acido. Va bagnata con continuità e moderazione, utilizzando un’acqua priva di calcare. In estate il terriccio non deve mai asciugarsi del tutto. in fioritura va concimata ogni settimana, con un prodotto specifico per acidofile, in modo da mantenere il pH acido.
Da non dimenticare
In autunno ricoprire il piede della pianta con uno spesso strato di fogliame (o altro materiale da pacciamatura), in modo da proteggere le radici più superficiali dal gelo.
Camelia: come e quando irrigare
Il terriccio deve restare sempre umido soprattutto in estate, mai fradicio; non tollera la siccità prolungata; non bagnare i fiori. L'acqua deve essere povera di calcare: l'acqua molto calcarea, e il terreno ricco di calcare, favoriscono la clorosi (foglie sbiadite e deperimento causato da difficoltà di assorbimento del Ferro dal terreno).
Per irrigare vasi, cassette e fioriere in balconi e terrazzi dotati di rubinetti o prese idriche si può utilizzare il tubo da irrigazione con una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia, per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). Oppure, meglio ancora, si può installare un sistema di irrigazione con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.