Gelsomino

Jasminum officinale

  • Famiglia: Oleaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante rampicanti
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -15 | -10 °C
  • Altezza: 4 — 8 metri
  • Terriccio:  
  • Larghezza: 1,5 — 2,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Inconfondibile per il profumo sublime, il gelsomino comune è purtroppo una pianta abbastanza delicata, che non tollera i freddi intensi. Per questo nei climi rigidi viene sostituito con il falso gelsomino (Rinchospermum), simile nella fioritura ma assai più rustico. Originario dell’Asia, il gelsomino ricopre con eleganza muri e pergolati ed è perfetto in vaso sul terrazzo. Le diverse specie fioriscono in periodi successivi, dalla fine dell’inverno fino all’autunno: Jasminum nudiflorum, dai fiori gialli, è il primo a sbocciare, mentre il classico J. officinale esala il suo profumo intenso da luglio a settembre. I fiori, sono tubolari alla base, talvolta raccolti in infiorescenze vistose. I frutti sono bacche globose.

Consigli di coltivazione

Le diverse specie hanno resistenza variabile al gelo, ma la maggior parte dei gelsomini sono piante da clima temperato come quello del centro-sud Italia. Si coltivano in vaso o in piena terra, qualsiasi tipo di terreno va bene, purché sia ben drenato, con una preferenza per i substrati ricchi di materia organica e non troppo argillosi. Amano le esposizioni soleggiate e luminose, gradiscono una collocazione al riparo dai venti. In estate è consigliabile mantenere il terreno umido, ma il gelsomino tollera bene la siccità. Si moltiplica per talea o propaggine.

Da non dimenticare

Una specie vigorosa, adatta per archi e pergolati, ma solo in clima mite è J. x stephanense, che fiorisce in rosa pallido in giugno luglio. Delicatissima, J.grandiflorum viene coltivata quasi esclusivamente in vaso, per il profumo soave dei fiori, grandi, rosa poi bianchi, che durano tutta l’estate.

Gelsomino: come e quando irrigare

Ha bisogno di innaffiature regolari e abbondanti in estate, ma le piante adulte tollerano bene anche brevi periodi di siccità.

Per irrigare la pianta con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotarlo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Se la pianta è in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.

Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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