Il genere Calliandra appartiene alle Fabaceae (Leguminose) e comprende arbusti sempreverdi di 2-4 m d’altezza, Le foglie sono bipennate, formate da 15-20 coppie di foglioline, simili a quelle della mimosa, ma più grandi. I fiori sono portati da capolini globosi che appaiono da aprile a luglio: sono rosso scuro e gialli in Calliandra haematocephala, verdi e bianchi in C. portoricensis. Calliandra tweedii è un arbusto o alberello d’origine brasiliana alto fino a 4-5 m che ama i luoghi caldi e le posizioni riparate: chiamata anche cespuglio di fuoco per i bei fiori globosi rossi a forma di piumino che appaiono in tarda primavera e a fine estate, presenta leggiadre chiome di foglioline dal colore verde chiaro, simili a quelle delle mimose.
Consigli di coltivazione
Tutte le calliandre non sono rustiche (sopportano una temperatura minima di 10 °C, non inferiore) e devono essere assolutamente protette con pacciamatura, teli o ricoverando il vaso (molto grande, min 50 cm di diametro) in veranda in inverno. Necessitano di terreno fertile e ben drenato, ed esposizione soleggiata. In piena terra richiedono suoli sabbiosi e ben drenati, anche poveri, dal pH acido o neutro; in vaso un terriccio ricco con l’aggiunta di sabbia.
Da non dimenticare
Se l’ingombro diventasse eccessivo, possono essere potate leggermente alla fine dell’inverno.
Calliandra: come e quando irrigare
Anche se, generalmente, le specie di Calliandra tollerano la siccità, in estate gradiscono abbondanti e frequenti irrigazioni. Il suolo non deve mai rimanere fradicio a lungo, ma va bagnato non appena si asciuga. È bene ricordare che in estate il terreno si asciuga anche in un solo giorno e quindi è necessario prestare attenzione allo stato degli esemplari più giovani. In vaso, per quanto grande, il terriccio si asciugherà molto più in fretta e quindi va irrigato con maggiore frequenza.