Originaria dell’America settentrionale, dove cresce spontanea nei boschi freschi, sotto le chiome di grandi alberi, la kalmia è un magnifico arbusto sempreverde, pun po’ delicato in quanto non ama il terreno calcareo, che fa deperire la vegetazione, né il caldo torrido e afoso. Si tratta quindi di una specie da riservare ai giardini dove l’estate non è troppo calda e dove sia possibile offrire un luogo luminoso e oombreggiato in estate. La bellezza della kalmia è nella fioritura rosa o purpurea, in mazzolini radi che coprono il bel fogliame, a tarda primavera.
Consigli di coltivazione
Si tratta di una specie acidofila con esigenze analoghe al Pieris o ai rododendri: terreno torboso e con pH basso (acido), mai completamente asciutto ma con perfetto drenaggio; clima fresco, luce intensa ma non sole diretto. Si puà coltivarla in vaso per spostare il contenitore all’ombra, in estate, e tenerlo esposto al sole da fine inverno a metà primavera, in modo da ottenere una bella fioritura. Soddisfatte le esigenze di base, per il resto non è pianta impegnativa: si pota solo per pulizie periodiche, non è facile ad ammalarsi e rimane piacevole anche in inverno.
Da non dimenticare
Va innaffiata con acqua non calcarea decalcificata o lasciata decantare per 12 ore nell’innaffiatoio. Ideale l’’acqua piovana o di pozzo, non addizionata di cloro. Sensibile alle scottature provocate dal sole estivo, non va lasciata in luogo dove sia esposta ai raggi intensi, altrimenti le foglie formano chiazze di seccume.