Originaria delle zone sabbiose e salmastre dell’Asia e dell’Europa meridonale, la tamerice comune è nota anche come “cipressina” o “scopa marina”. E’ un alberello o arbusto, che in zone marine spesso inclina il tronco sotto la sferzata dei venti dominanti. La corteccia del tronco e dei rami è di color grigio cenere, con profonde fessure. La chioma è irregolare, disordinata; i germogli hanno un colore rossastro che si trasforma poi nel verde glauco delle piccole foglioline squamose (che ricordano vagamente gli aghi del pino). Ma è in primavera – da aprile a giugno – che la tamerice dà il meglio di sé, quando si ricopre di milioni di fiori piccolissimi in tutte le nuances del rosa: dal rosa confetto al rosa antico, passando per il color pesca e il color magenta, secondo la specie e varietà.
Consigli di coltivazione
Per avere una bella fioritura, va piantata in posizione soleggiata (all’ombra fiorirà poco). Preferisce terreni sciolti, leggeri, anche poveri, sassosi o sabbiosi, sempre ben drenati; resiste bene in suoli salmastri (proprio vicino al mare); cresce con minor rigoglio in terreni calcarei rispetto a quelli neutri o tendenzialmente acidi. Tutte le specie sono rustiche: resistono fino a –10 °C.
Da non dimenticare
Con le tamerici si possono realizzare macchie di colore ai bordi del giardino, utilizzandole come piante da siepe: se non vengono potate, i rami fitti formano una barriera difficilmente valicabile.