La cucina mediterranea non può prescindere dalla cipolla, interessante per l’uso a crudo, ma soprattutto per il vasto impiego dopo esser stata soffritta. Una piccola parcella coltivata con questo gustoso bulbo non può mancare negli orti medi o grandi.
Consigli di coltivazione
Le cipolle si seminano all’inizio dell’anno, a partire dalla metà di gennaio con le cipolle cosiddette “neutro-diurne”, pronte già dal mese di maggio; tra l’inizio di febbraio e l’inizio di marzo si procede invece con le cipolle “longidiurne” (a giorno lungo), come Borettana, Dorata, Rossa di Firenze, da raccogliere in estate e ideali da conservare. Fondamentale la preparazione del terreno: dovrà essere privo di pietre o ghiaia, lavorato in profondità in autunno, per approfittare dell’azione gelo-disgelo, e poi, in vista della semina, sminuzzato con zappetta e rastrello per affinarlo, e ben livellato. La semina di gennaio va effettuata ponendo il seme a 3-4 cm di profondità, quella di febbraio-marzo a 1-2 cm, su file a distanza di 4-5 cm tra una pianta e l’altra e distanti fra loro 16-18 cm, ricoprendo appena il seme. Mantenere sempre il terreno libero dalle malerbe: la cipolla non è un’orticola particolarmente competitiva e potrebbe venire soffocata.
Da non dimenticare
Conservare le cipolle in cassette di legno, disposte in un solo strato, in una stanza fresca e buia, per esempio una cantina. Controllarle almeno una volta al mese per eliminare i bulbi andati a male.