Apprezzati da secoli per la bellezza dei fiori, spesso profumati, i garofani sono tantissimi, quasi 300 specie tra annuali, biennali e perenni e nuovi ibridi vengono creati continuamente. I fiori sbocciano in primavera o estate, anche in autunno in alcune specie. Sono tondeggianti, spesso con petali sfrangiati e con calice tubuloso, di tanti colori che vanno dal bianco al rosso, anche bicolori o maculati. Possono essere semplici o doppi, anche stradoppi nei nuovi ibridi da fiore reciso. I fusti sono rigidi, glauchi, con nodi evidenti, le foglie sono lineari o lanceolate, appuntite, grigio-verdi.
Molto diffuse sono le specie rustiche per aiuole e bordure e le specie nane che formano cuscini compatti in giardini rocciosi o muri a secco. I più amati sono i garofani dei poeti (D. barbatus), perenni da bordura con fiori estivi semplici o doppi; i garofani dei fioristi (D. caryophyllus), perenni abbastanza delicate dai fiori doppi profumati dalla primavera all’autunno; i Dianthus chinensis, piccole perenni cespugliose, spesso coltivate come annuali, con fiori splendidi per i margini e il centro in colore contrastante.
Consigli di coltivazione
Sono piante rustiche che esigono un terreno ben drenato, meglio se fertile, ben concimato e tendente all’alcalino, in posizioni soleggiate. La regolare eliminazione dei fiori appassiti stimola una nuova fioritura. Non necessitano di molti acqua: si innaffia generosamente nei periodi siccitosi e quando le piante germogliano, attendendo che il terreno asciughi tra un’irrigazione e l’altra. Le specie alpine crescono bene, oltre che in roccaglie e muri, anche in vasche, purché il drenaggio sia perfetto; non si concimano. I garofanini perenni sono perfetti per creare tappeti scenografici in aiuole e bordure, mentre i garofani alti sono ideali come fiore reciso.
Da non dimenticare
Splendidi per i fiori molto sfrangiati sono i D. plumarius (coltivato come annuale o anche come perenne), che sbocciano in rosa in primavera ed estate, perfetti per le roccaglie.
