Pianta di origine americana, addomesticata e coltivata in tempi antichissimi dai nativi americani. In Europa è stata importata con i viaggi dei conquistadores e si è diffusa prima in Russia come pianta alimentare e da olio, e successivamente anche come specie da giardino. Ancora oggi la coltivazione del girasole è una delle più importanti produzioni agricole mondiali. In giardino e terrazzo si coltiva partendo dal seme, in primavera, ma oggi non è difficile trovare anche piante pronte e fiorite nei garden center. Conosce grande successo come fiore reciso, per composizioni e mazzi estivi.
Consigli di coltivazione
I grossi semi si mettono in vasetti singoli, a febbraio-marzo, per trapiantare gli esemplari a dimora in aprile-maggio. Si può anche seminare direttamente a dimora: in poche settimane gli steli crescono e fioriscono generalmente tra luglio e settembre. Esistono varietà nane e gigantesche, in tante diverse forme e colori, anche a fiore doppio senza il tipico ‘cuore’ di semi. I girasoli vanno nutriti regolarmente per tutta l’estate con sostanza liquida meglio se di tipo organico, ogni 12-20 giorni.
Da non dimenticare
Non bisogna bagnare il fogliame per non esporlo a maggiore rischio di malattie fungine, favorite dall’umidità persistente. Le piante che non godono di pieno sole crescono con molte foglie, steli lunghi e deboli e pochi fiori.
Girasole: come e quando irrigare
Il girasole deve essere irrigato con generosità per tutto il periodo vegetativo, soprattutto nella fase di emergenza del germoglio e quando la pianta è ancora giovane. La pianta matura sopporta dei brevi periodi di siccità, che però ne pregiudicano la fioritura e la salute in generale.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.