Specie tipica della macchia mediterranea, è uno degli aromi più utilizzati nella cucina italiana. Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) un arbusto sempreverde che può crescere fino a 2 m di altezza, dal portamento eretto o prostrato, che in posizioni soleggiate offre un bellissimo effetto ornamentale. Ottimo nella posizione anteriore di bordure o macchie di arbusti, può essere utilizzato per realizzare siepi informali. Le sue foglie sono lineari e coriacee, verde scuro, molto profumate, mentre i fiorellini sono azzurri, bianchi o violetti e sbocciano in primavera. Le foglie si raccolgono tutto l'anno, anche se d'inverno il loro sapore è meno intenso. I rametti possono essere essiccati appesi a testa in giù in un luogo ombroso o aerato. Utilizzato in cucina per insaporire carne e pesce, minestre, focacce ed altri piatti, ha anche virtù terapeutiche stimolanti, digestive e antisettiche.
Consigli di coltivazione
Pianta semirustica, predilige i climi miti e può essere coltivata in zone con inverni rigidi se viene esposta a sud e in posizione riparata dai venti freddi, per esempio addossato ad un muro. Non è esigente riguardo al terreno e cresce bene anche in suoli siccitosi, sabbiosi e calcarei. Si mette a dimora all’inizio della primavera, distanziando le piante di 20 cm tra loro e 1 m tra le file, e si può riprodurre facilmente per talea. Cresce bene anche in vaso, in posizione soleggiata, purché venga assicurato un ottimo drenaggio.
Da non dimenticare
Per conservare un aspetto folto e cespuglioso, é consigliabile cimare in primavera i getti principali, mentre si eviteranno interventi di potatura.
Rosmarino: come e quando irrigare
Il rosmarino è adattato ad un clima secco con poca acqua a disposizione in estate. Tuttavia, per mantenerlo in salute ed avere un bel raccolto di foglie profumate è bene irrigare regolarmente e abbondantemente. Meglio non bagnare le foglie, per ridurre i rischi di propagazione di malattie fungine e marciumi; l'acqua va fornita vicino alla base della pianta, sia in piena terra che in vaso.
Per irrigare le piante aromatiche con il tubo da irrigazione, sia in giardino che in terrazzo, è utile dotare il tubo di una pistola multifunzione con getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua.
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità e bagnando alla base o sul terreno, senza bagnare le foglie delle piante. Si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
Per le piante aromatiche in terrazzo, se c'è un rubinetto o presa d'acqua si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore elettronico, per un'irrigazione su misura e senza sprechi.
Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale per le piante aromatiche in vaso è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.