Anemone

Anemone

  • Famiglia: Ranunculaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -10 | -5 °C
  • Altezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Terriccio: Universale, Per piante mediterranee
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata , Parzialmente ombreggiata
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Anemone è un genere di bulbose vigorose e facili da coltivare, non avendo particolari esigenze. A. blanda cresce bene negli ambienti boschivi, sotto i cespugli o gli alberi decidui, dove in primavera può beneficiare di luce prima della formazione delle foglie (che sono profondamente incise) e in estate può trovare ombra. Tuttavia può essere messo a dimora anche nelle radure soleggiate e alla base di muri e recinzioni. In primavera forma un ricco tappeto di fiori azzurri, o bianchi (come nella varietà ‘White Splendour’), azzurro pallido, malva, rosa e persino blu-porpora (‘Violet Star’). A. coronaria sviluppa in primavera una quantità di fiori multicolore, ideali per le aiuole esposte al sole.

Consigli di coltivazione

L’anemone esige terreno fertile, ben drenato. Le specie a fioritura estivo-autunnale richiedono anche che trattenga l’umidità e vogliono una posizione semi-ombreggiata; ogni anno, dopo la fioritura, si tagliano i fusti a livello del suolo. Le specie a fioritura primaverile, come A. blanda e A. coronaria, prediligono il pieno sole o l’ombra parziale; si piantano in autunno interrando i bulbi a 20-25 cm di distanza. Solo in caso di coltivazione in vaso è opportuno concimare.

Da non dimenticare

Per conservare al meglio i tuberi da ripiantare, è consigliabile metterli in una scatola con sabbia asciutta, da tenere in un ambiente arieggiato.

Anemone: come e quando irrigare

L'anemone è un genere di piante piuttosto rustiche, che richiedono irrigazioni con lo scopo di mantenere il terreno umido, senza mai eccedere, durante tutto il periodo di fioritura. Dopo la fioritura, non occorre innaffiare, perché i tuberi devono rimanere asciutti e prepararsi al riposo vegetativo.

Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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