Bella pianta da frutto di origine orientale, il caco o kachi si è perfettamente ambientato in Italia anche nei climi freddi e nebbiosi della Nord, dove fruttifica nel tardo autunno conservando a lungo i frutti sui rami ormai nudi: uno spettacolo molto bello per il giardino di fine stagione. Un tempo immancabile vicino alle case di campagna, perché facile e dalla bella chioma ombrosa, oggi è poco coltivato in quanto i frutti poco conservabili non hanno grande commercializzazione, ridotta peraltro a un periodo molto breve.
Consigli di coltivazione
Cresce bene in terreni fertili e profondi, poco aridi in estate, e peferibilmente al riparo da gelate tardive che fanno cadere i fiori, sensibili anche agli sbalzi termici, al vento, ai temporali e alla carenza di soleggiamento. Non richiede potature, ed anzi è meglio limitarle alla sola pulizia nel caso degli alberi adulti e a una correzione della forma negli esemplari giovani. Albero longevo, negli anni la produzione migliora qualitativamente e quantitativamente.
Da non dimenticare
Irrigare in estate aiuta a ottenere frutti migliori, ma non bisogna esagerare se il terreno non riesce a drenare bene. Dopo la raccolta i frutti si fanno ammezzire in cantina per renderli meno ricchi di tannino. Mettere vicino ai cachi qualche mela accelera il processo di ammezzimento.