Originario del Madagascar, lo stephanotis da qualche anno ha avuto molto successo come pianta d’appartamento, apprezzata per la bellezza dei suoi fiori immacolati, dall’aspetto ceroso, molto durevoli e, soprattutto, profumatissimi, tanto che spesso la pianta è chiamata “falso gelsomino” (il che può creare confusione con il Trachelospermum, il “falso gelsomino” da esterni). Viene allevato in genere su traliccio ad arco, che valorizza le belle foglie e mette in rilievo i fiori. Al momento dell’acquisto, scegliere esemplari dal fogliame perfettamente intatto e lucido, con parecchi boccioli e solo qualche fiore già aperto per poter godere a lungo della fioritura.
Consigli di coltivazione
Va collocato in un punto luminoso dell’abitazione, non raggiunto dai raggi solari; in estate gradisce lo spostamento all’aperto in mezz’ombra (tanta luce ma non il sole). Desidera un terriccio a base di torba con una parte di sabbia, assolutamente privo di calcare: va bene anche il terriccio per azalee. Ama una temperatura calda, possibilmente non sotto i 16 °C, fino a 35 °C. In estate, sopra i 30 °C, necessita di vaporizzazioni quotidiane con acqua non calcarea o piovana. Si concima in fioritura, e comunque da marzo, una dose di concime per piante da fiore ogni 10 giorni nell’acqua d’irrigazione.
Da non dimenticare
Non sopporta il calcare, nel substrato o nell’acqua. Utilizzare solo acqua non calcarea o piovana. In zone con acqua dura utilizzare l’acqua minerale a basso tenore di calcio.
Stephanotis: come e quando irrigare
Il terriccio deve risultare sempre appena umido, mai del tutto asciutto né fradicio a lungo: dopo 15 minuti dall'innaffiatura eliminare l'acqua ancora stagnante nel sottovaso per evitare che le la terra rimanga troppo bagnata. Le piante in terrazzo e giardino, in ombra, possono richiedere in estate innaffiature ogni 2-4 giorni; in inverno, in casa, in genere ogni 7-10 giorni, anche meno se è in un ambiente molto fresco,
Per conservare stabilmente un corretto livello di umidità nel terriccio è utile impiegare l'irrigatore automatico Claber Idris da inserire nel substrato del vaso, collegandolo all'apposito serbatoio o a una bottiglia.
In estate le piante di Stephanotis, se tenute in terrazzo e giardino, gradiscono benefiche docce serali, anche ogni sera, impiegando una pistola a getto aerato e delicato disponibile per esempio nella gamma Claber Elegant Line. D'inverno, in casa, si può utilizzare una pompetta nebulizzatrice. L'acqua deve essere non calcarea o piovana; se l'acqua del rubinetto è molto calcarea, non utilizzarla.
In caso di assenza la Stephanotis può essere irrigata con l'aiuto di Claber Oasis, distributore d’acqua completamente autonomo, pronto all’uso in pochi minuti e in poco spazio. Non necessita di collegamenti al rubinetto o all’impianto elettrico.