Albero sempreverde di grandi dimensioni (fino a 30 m d’altezza), con chioma densa ed eretta, a volte piramidale, presenta foglie appiattite e squamiformi, di colore verde-grigio (ma anche variegate d’oro in alcune varietà floricole). Produce piccole pigne tondeggianti con protuberanze irregolari, verdi e poi blu-nere, pruinose. Viene spesso allevato a cespuglio come pianta da siepe. Ne esistono anche cultivar a sviluppo nano.
Consigli di coltivazione
Sopporta i rigori degli inverni alpini, il vento freddo e il caldo intenso, ma non l’aria salmastra delle coste. Predilige terreni freschi e profondi, soffici e molto ben drenati. L’esposizione è indifferente, ma all’ombra tende a svuotarsi al centro (si sviluppa meglio se può ricevere alcune ore di sole al giorno). Nei primi anni dopo l’impianto abbisogna di annaffiature se non piove. Gradisce una leggera concimazione in autunno. Tollera le potature, anche drastiche.
Da non dimenticare
Oltre agli attacchi di afidi e acari, teme il colpo di fuoco batterico, che si manifesta con macchie giallastre di parte della chioma (poi marroni prima di spogliarsi), difficile da debellare.