Bellissima bulbosa dalla fioritura estiva, le piante di questo genere appartengono alla famiglia delle Amaryllidaceae e sfoggiano spettacolari fiori a forma di giglio, in ombrelle sostenute da fusti alti e cilindrici. I fiori sono bianchi o rosa, anche sfumati al rosso. Le foglie sono nastriformi, arcuate e appuntite. I Crinum crescono bene in grandi vasi, o in giardino se l’inverno è mite, sono adatte anche ai giardini acquatici.
Consigli di coltivazione
I grossi bulbi si interrano in marzo-aprile in terreno fertile, ricco e umido, alla profondità di circa 30 cm e con una distanza di 30-40 cm l’uno dall’altro. Amano il sole o la mezz’ombra. Esistono alcune varietà abbastanza rustiche, ma la maggior parte teme il freddo: nelle zone con inverni rigidi è consigliabile coltivarle in vaso, da spostare in luogo riparto a fine autunno. Queste bulbose non amano essere disturbate: attendete 4 o 5 anni prima di estrarle dal terreno per dividere i bulbilli.
Da non dimenticare
Alcune specie sopravvivono anche in zone a clima rigido: C. bulbispermum, fusti alti un metro e splendidi fiori bianchi sfumati di rosso; C moorei, con fiori penduli bianchi o rosa; C. x powellii, ibrido tra i primi due, molto decorativo.
Crinum: come e quando irrigare
ICrinum si innaffiano generosamente dalla primavera alla fine dell'estate: temono la siccità, mentre tollerano i suoli bagnati nei pressi dei corsi d’acqua. Durante l'inverno si riducono drasticamente le annaffiature, con il solo scopo di mantenere umido il terreno nei periodi più siccitosi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.