Grande albero italiano, ha fornito cibo e legname da costruzione per millenni. Oggi l’uso delle noci come frutto è piuttosto limitato, mentre rimane ampio il suo impiego nell’industria dolciaria e dei gelati. Il noce resiste bene tanto al caldo quanto al freddo intenso, dalla pianura alla media collina. Tollera il suolo calcareo e assume dimensioni maestose. Si tratta di una specie longeva che nel tempo forma esemplari con tronchi possenti: in Italia sono numerosi i noci inseriti nei censimenti degli alberi monumentali, con tronchi di circonferenza di 3-4 metri.
Consigli di coltivazione
Il noce viene lasciato crescere in forma naturale e non richiede molte cure nè potature regolari, se non per pulire e riordinare la chioma. Il noce da legno viene fatto crescere con tronco alto e piantato in filari ravvicinati per ottenere fusti molto diritti, ma le piante coltivate in giardino per ottenere ombra e un buon raccolto di noci (molto nutrienti) possono essere tenute con tronco più basso e chioma larga. Il noce vuole irrigazioni nei prim anni giovanili, poi diventa autosufficiente e andrà irrigato solo in presenza di prolungata siccità in estate-autunno.
Da non dimenticare
Non tagliate rami vecchi se non davvero malati o pericolosi, perchè il noce ha una cicatrizzazione lenta. Non può fare a meno del pieno sole ma non ama le zone troppo ventilate ed esposte allo scirocco. Le noci per il liquore nocino, tradizionalmente, si raccolgono nella settimana di San Giovanni (24 giugno).
