Glossario

Le parole e i significati da conoscere

Calcare attivo
parte di calcare presente nel terreno in una forma che passa in soluzione nell’acqua e può quindi essere assorbita dalle radici delle piante. Così, può disturbare o danneggiare le specie che non lo amano (piante calcifughe o acidofile).
Calce spenta
composto di calcio, serve per correggere un terreno troppo acido o compatto perché ha un’azione più rapida del calcare. Si impiega anche come fertilizzante al posto del magnesio. Si può trovare anche sotto forma di calce viva, nel qual caso, prima di distribuirla sul terreno, è necessario trasformarla – appunto in calce spenta – dividendola in mucchietti e lasciandoli per qualche giorno esposti all’azione dell’umidità dell’aria.
Calebassiforme
forma molto ingrossata alla base e poi restringentesi molto fino a chiudersi al picciolo, cioè con maggior sviluppo in lunghezza e poco in larghezza (esempioil frutto del pero Mirandino Rosso).
Calice
involucro fiorale, vale a dire la parte più esterna a funzione protettiva, costituito da un numero variabile di sepali di colore verde.
Callo
ingrossamento più o meno pronunciato che si forma nella cicatrizzazione dei tessuti tagliati e combacianti nell’innesto.
Cambio
più propriamente “zona del cambio”, la porzione di tessuti interni al fusto di alberi e arbusti ove ogni anno si formano nuovi vasi legnosi, idonei al trasporto di linfa grezza dal basso verso l’alto, e librosi, atti al trasporto della linfa elaborata in ogni distretto del vegetale.
Camefite
suffrutici o erbe perenni che portano le gemme tra il suolo e i 50 cm, protette da perule e dall’irraggiamento del calore riflesso dal suolo; più resistenti, presenti anche nella zona boreale.
Campi-catalogo (o giardini botanici)
area nella quale si piantano specie arboree, arbustive o erbacee, scelte secondo un preciso criterio, che può essere quello delle varietà (antiche o recenti) per i fruttiferi e per le piante aromatiche, o delle specie (officinali, alpine, costiere, da siepe, di nutrimento per gli animali, ecc.). Poiché la funzione può essere anche didattica, nei campi-catalogo ogni pianta deve essere dotata di cartellino che riporta il nome scientifico e quello comune.
Cancro rameale
malattia provocata da un fungo (Nectria galligena) che colpisce le parti legnose ed è molto pericoloso per piante giovani situate in zone umide. Si manifesta con un annerimento localizzato del ramo o del tronco, all’apice del quale le foglie avvizziscono. Nel punto annerito si formano tumefazioni ed escrescenze, a volte con emissione di un liquido appiccicoso. ָ necessario tagliare subito la parte malata almeno 30-50 cm al di sotto.
Capacità fotosintetica
la capacità che hanno tutte le piante verdi di produrre energia, sotto forma di sostanze complesse (zuccheri), a partire da elementi semplici (acqua, minerali, anidride carbonica, clorofilla e luce solare). Attraverso la fotosintesi clorofilliana la pianta ricava il nutrimento necessario alla sua sopravvivenza.
Capacità rizogena
attitudine a produrre nuove, giovani radici, a sostituire radici danneggiate e a espandere nell'insieme l'apparato radicale.
Capolini
infiorescenze tipiche delle Composite (margherite, crisantemi, calendole, cicoria, dente di leone, ecc.), caratterizzate da un allargamento della parte apicale dello stelo fiorale, che si appiattisce a mo’ di disco accogliendo alla sommità i singoli fiori. Di norma, le Composite hanno due tipi di fiori, quelli “ligulati” (fiori del raggio), sterili e disposti all’esterno del capolino in una raggera che simula i petali, e quelli “tubulosi” (fiori del disco), fertili e collocati al centro dell’infiorescenza. Dunque, la margherita e le sue sorelle producono “falsi fiori”, utili per attirare l’attenzione degli insetti impollinatori.
Caratteristiche pomologiche
parametri riferiti alla qualità del frutto.
Carboidrati
altra denominazione degli zuccheri, dovuta alla loro composizione, che è data da carbonio, idrogeno e ossigeno.
Carpocapsa
Cydia pomonella, verme della mela.
Carpoforo
dal greco, karpos = frutto e jerein = portare "portatore del frutto", è il corpo fruttifero dell'organismo fungino, cioè la parte evidente, visibile, che porta gli organi riproduttivi (spore). Per intenderci, è il fungo che comunemente vediamo o raccogliamo nei boschi. L'organismo fungino nella sua interezza è invece costituito da un'ampia parte sotterranea, denominata micelio.
Cascola
fenomeno fisiologico assolutamente normale che consiste nella caduta di una parte più o meno consistente di frutticini durante la fase di allegagione. Di norma, cadono solo quei frutti che non avrebbero alcuna possibilità di svilupparsi sino alla fine, perché non fecondati, troppo deboli, malformati, o in competizione elevata con altri frutti nelle vicinanze (assai frequente a maggio e a volte prima del raccolto).
Catena alimentare
passaggio dell’energia attraverso diversi livelli stabiliti in base alle modalità di nutrizione. Alla base ci sono le piante verdi, unici organismi che producono da sé l’energia. Seguono gli erbivori, i carnivori e i predatori obbligati, tutti "sfruttatori" dell’energia altrui.
Ceduo
bosco destinato al taglio periodico per ricavarne legname, generalmente da ardere. Si tratta di boschi spesso impiantati dall'uomo proprio a questo scopo, utilizzando specie pollonifere (il cui apparato radicale emette più di un fusto, soprattutto se i fusti esistenti vengono tagliati), come querce, frassino, castagno, carpini, faggio, ecc. Il taglio avviene (o meglio, avveniva, visto che il riscaldamento a gas ha in gran parte ridotto o eliminato la pratica della ceduazione) ogni anno tra l'estate e l'autunno, riguardando una stessa pianta solo ogni 10-15 anni.
Cerchi delle streghe
i famosi "cerchi delle streghe" (o "cerchi delle fate"), molto in voga ai tempi dell’Inquisizione, sono stati così chiamati a causa delle scarse conoscenze biologiche. Scientificamente, sono dovuti all’andamento circolare del micelio, che provoca la nascita dei funghi in cerchio; ma nel XVII secolo vennero presi a prestito per giustificare la condanna a morte delle streghe che, si diceva, si riunivano entro questi circoli, dove l’erba cresce stentata (a causa degli essudati paratossici emessi dal micelio stesso).
Cespitosa
i cui fusti si sviluppano a partire da un cespo unico, formando perciò cespi singoli, attorniati da terreno nudo.
Cetonie
insetti Coleotteri, come le coccinelle, i maggiolini e i cervi volanti, caratterizzati da una bellissima livrea verde scuro metallizzato. Si tratta di ali modificate (elitre) che hanno perso la funzione di volo per acquisire quella di protezione del corpo molle. Il volo, pesante, rumoroso e irregolare, viene assicurato dal secondo paio d’ali, sottostanti alle elitre e ripiegate in fase di riposo.
Chiave analitica
strumento scientifico d’identificazione, basato sull’esame di una serie di caratteri discriminanti (soprattutto relativi ai fiori e ai frutti) che permettono di indirizzare il campione vegetale in esame verso gruppi di specie sempre più piccoli fino all’individuazione della specie. In pratica, una chiave analitica è data da una serie di alternative (di solito due o tre) concatenate, fra cui dobbiamo scegliere in base all’osservazione richiesta. Ogni gruppo di alternative è contrassegnato da un numero sulla sinistra e ciascuna possibilità riporta un altro numero in basso a destra, che rappresenta il gruppo di alternative successivo, fino ad arrivare a genere e specie. In alternativa, esistono tuttavia anche testi - meno rigorosi dal punto di vista scientifico - attraverso i quali l’identificazione si compie mediante fotografie e brevi descrizioni della specie, all’interno di grandi raggruppamenti basati sul colore dei fiori. Sono più semplici da utilizzare, ma sovente non contengono tutte le specie di una data area, e sussiste anche la possibilità di errore nell’identificazione, che avviene per lo più su base fotografica.
Cimatura
asportazione dell’apice dei germogli, di solito effettuata durante la potatura verde, per provocare la formazione di gemme a fiore su quei germogli e sui rami o sulle branche da cui quelli partono. Si effettua anche per regolare la vegetazione nei getti troppo robusti. Per eseguirla correttamente, occorre una discreta pratica e una valutazione di vari elementi.
Cipolla
accessorio dell’annaffiatoio, consistente in un irrigatore allargato con numerosi piccoli fori, per distribuire l’acqua gentilmente e uniformemente.
Cippatura
frantumazione dei residui di potatura e di manutenzione delle piante, per ricavarne materiali maneggevoli per dimensioni. I materiali cippati sono utili per pacciamature, concimazioni, combustione ecc., a seconda del grado di frantumazione.
Clima continentale e oceanico
il primo è caratterizzato da una grande differenza termica tra inverno, molto rigido, ed estate, assai calda, mentre il secondo mantiene una temperatura abbastanza uniforme, senza grandi sbalzi, durante tutto l’anno.
Clima mediterraneo
il clima del nostro Meridione è di tipo subtropicale, caratterizzato cioè da inverni miti (minima termica non inferiore a 5 °C) e scarsamente piovosi, primavera e autunno mediamente piovosi, ed estati calde (massime superiori a 40 °C) e asciutte (non più di 800 mm di pioggia in un anno).
Cloni
insieme di organismi geneticamente identici derivanti da un solo fondatore mediante riproduzione agamica (cioè non sessuata, quindi senza rimescolamento genetico). Il clone possiede le stesse informazioni genetiche dell’organismo di partenza. L’esempio tipico è la pianta ottenuta per talea.
Clorofilla
sostanza chimica indispensabile (insieme ad acqua, minerali, sole, anidride carbonica) per la realizzazione del processo di fotosintesi, che a sua volta consiste nella formazione di nutrienti complessi (zuccheri) necessari al nutrimento della pianta verde e quindi alla sua sopravvivenza. La clorofilla è di colore verde, e ha una struttura chimica che differisce per un solo elemento (magnesio al posto di ferro) dall’emoglobina sanguigna animale.
Clorosi
malattia o disturbo della pianta che si manifesta attraverso la riduzione o la perdita della normale colorazione verde, per cui la pianta diviene color verde chiaro o giallo. È dovuta a condizioni (assenza di luce o carenza di ferro o di magnesio) che bloccano la normale produzione di clorofilla. Questa è un pigmento di colore verde, indispensabile allo svolgimento della fotosintesi clorofilliana, e ha una struttura chimica che differisce per un solo elemento (magnesio al posto di ferro) dall’emoglobina sanguigna animale.
Colletto
punto di produzione delle parti aeree da parte dell’apparato radicale della pianta.
Compattamento
pressatura della terra a ridurre gli spazi liberi, ove aria e acqua possano circolare. ָ causa, in situazioni estreme, di asfissia delle radici.
Compatto, compattato
terreno le cui particelle componenti sono state avvicinate e schiacciate tra di loro, diminuendo o impedendo il passaggio dell’aria e dell’acqua, e l’allungamento delle radici. Il fenomeno è tipico dei terreni argillosi, ma si verifica anche in altri suoli (mai in quelli sabbiosi) dopo una decina d’anni dall’ultima lavorazione.
Compost
insieme di sostanze organiche di scarto, di natura animale e vegetale, miscelate e fatte maturare per utilizzarle come concime organico. Qualunque sostanza organica, purché sana, può essere compostata. L’importante è smuovere il cumulo almeno una volta al mese (per almeno sei mesi), per consentire una perfetta maturazione del compost. L’impiego di compost non maturo (così come di letame non maturo, vedi) determina la bruciatura delle radici.
Compostaggio
processo che consente di trasformare le sostanze organiche di scarto, di natura animale e vegetale (per esempio, residui di cucina, resti di potatura, fogliame, ecc.), in humus, cioè terra ricca di sali minerali. I residui vanno miscelati a terriccio (ed eventualmente a miscele di batteri o enzimi decompositori, per accelerare il processo), lasciando l'accumulo all'aperto e smuovendolo di tanto in tanto perché fermenti. Dopo un paio di mesi circa, la fermentazione termina e il compost è quasi maturo, cioè pronto per essere utilizzato come concime.
Computo metrico estimativo
analisi dettagliata di tutti i lavori da eseguire, degli elementi tecnici e dei relativi prezzi fino alla completa realizzazione dell'opera (una casa, un fienile, un vialetto, un giardino ecc.), sommando tutti quelli dello stesso tipo che devono avere un medesimo prezzo unitario.
Concimazione
operazione di nutrizione delle piante che si effettua con sostanza minerale o organica, di origine naturale o sintetica, in grado di fornire alla coltura uno o più elementi chimici necessari per lo sviluppo delle piante.
Concimazione organica da sovescio
si attua incorporando nel terreno (sovescio) una coltura, di solito Leguminosa foraggera, allo scopo di migliorarne le proprietà fisiche, chimiche e microbiologiche. Può essere totale, se vengono interrate le piante intere, o parziale, se si interra solo parte di esse e la restante viene utilizzata come foraggio.
Concime a lenta cessione
concime che viene rilasciato lentamente nel terreno, divenendo disponibile per le radici con gradualità e continuità per circa tre-quattro mesi o più, a seconda della sua “qualità”.
Concime bilanciato
concime che contiene i tre nutrienti principali (azoto, fosforo e potassio) in percentuale bilanciata, cioè uguale.
Concime complesso
concime che contiene almeno due dei tre elementi principali della fertilità, cioè azoto, fosforo e potassio. Si tratta di concime binario se ne contiene due, e ternario se li possiede tutt’e tre.
Concime minerale
concime a base di elementi minerali inorganici, come azoto (urea, nitrato d’ammonio, solfato ammonico, ecc.), potassio (solfato di potassio), fosforo (fosfati, perfosfati, ecc.), ferro (sequestrene, chelati, ecc.) e altri. Sono prodotti chimici di sintesi, immediatamente assorbibili dagli apparati radicali, ma possono facilmente venire dilavati nel terreno dalle piogge.
Concime organico
concime a base di sostanza organica (letame, cornunghia, farina d’ossa, guano, pellicino, pollina, ecc.) parzialmente decomposta, nella quale si trovano carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto (spesso con aggiunta di altri elementi) uniti fra loro in forma complessa. Le sostanze contenute vanno dapprima a nutrire i microrganismi del terreno, migliorandone così la vita biologica e indirettamente la struttura, e solo in un secondo tempo ridiventano elementi minerali semplici, cioè disponibili per le radici per tempi abbastanza prolungati. In genere serve a integrare l’azione dei concimi chimici, o li sostituisce quando il terreno è in ottima salute.
Concime organo-minerale
concime contenente sia elementi minerali sia sostanza organica. I primi garantiscono l’effetto immediato di nutrizione, poiché sono immediatamente disponibili per le radici delle piante; i secondi il nutrimento di lunga durata, perché impiegano alcune settimane prima di scindersi in elementi minerali disponibili.
Concime ternario
è un concime che contiene azoto, fosforo e potassio (N-P-K) in parti uguali. L’azoto serve alla crescita dell’intera pianta, il fosforo ne rafforza le difese incentivando la produzione dei fiori, e il potassio mantiene le colorazioni brillanti.
Conifere
letteralmente "piante (aghifoglie) portatrici di coni", cioè gli organi riproduttivi che si trasformano poi in "frutti", le pigne, contenenti i semi, tra i quali i più evidenti sono, nei pini costieri, i pinoli.
Cordone
fusto semplice con tante corte ramificazioni a frutto; può essere orientato in varie direzioni (doppio, semplice, inclinato, orizzontale semplice e doppio, verticale) e pertanto richiede poco spazio e portinnesti deboli).
Corimbo
infiorescenza con un asse principale su cui si inseriscono peduncoli fiorali più lunghi se inseriti in basso e viceversa, in modo che i fiori risultino tutti alla stessa altezza.
Cornunghia
concime organico derivato dalla macellazione bovina. È data dai residui delle corna e degli zoccoli (unghie). Presenta un buon contenuto in azoto, che viene ceduto assai lentamente al terreno rimanendo disponibile per lungo tempo.
Corolla
la parte generalmente più appariscente del fiore, contenuta all’interno del calice, e costituita dai petali, solitamente colorati e più o meno grandi e numerosi. La bellezza e la vistosità della corolla sono funzionali all’impollinazione, cioè servono ad attirare il maggior numero di insetti pronubi (impollinatori).
Correttori del terreno (o ammendanti)
sostanze di varia natura (organica e inorganica) che vengono aggiunte al terreno per migliorarne la struttura (granulometria, porosità, tessitura, ecc.) o il pH (vedi). Solitamente la alleggeriscono, favorendo così l’aerazione e la permeabilità del suolo stesso. Sovente, gli ammendanti, come effetto secondario, riescono anche a nutrire, seppure in maniera parziale o ridotta, il terreno. Gli ammendanti organici stimolano l’attività batterica, ripristinano la fertilità e favoriscono la ritenzione idrica. Esempi di ammendante sono il letame, la cornunghia, il guano, la pollina, la farina di sangue, il compost, la pratica del sovescio.
Corteccia
quella che abitualmente definiamo “corteccia”, in gergo tecnico si chiama “ritidoma” o “scorza”, ed è per l’appunto costituita da cellule ormai morte, ma ugualmente robuste e compatte. La “corteccia”, secondo i botanici, è invece lo strato immediatamente sottostante a quello esterno, composto da cellule vive aventi il compito di ispessirsi per isolare i tessuti interni dall’ambiente circostante e, al tempo stesso, di dilatarsi per assecondare l’accrescimento del tronco. Sono queste stesse cellule che, l’autunno successivo, in parte moriranno per andare a far parte, negli anni a venire, della scorza.
Crassulenta
pianta grassa, cioè dotata di un tessuto che trattiene la rara acqua disponibile, rigonfiandosi.
Crenato
detto del margine della foglia, a indicare una fitta serie di minuti dentini che ne increspano il bordo.
Culmo
fusto tipico delle graminacee, dotato di nodi, pieni, e di lunghi internodi cavi.
Cultivar (cv.)
da cultivated variety, varietà prodotta dall’uomo, cioè coltivata, derivata mediante incrocio e/o selezione da una determinata specie. I fruttiferi (piante da frutto) coltivati sono in genere sempre cultivar.
Cutina
miscela di sostanze grasse impermeabili e di fibre di cellulosa a indurire la struttura.