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- Taglio di ritorno
- operazione di recisione (potatura) effettuata su una branca allo scopo di bloccarne l’accrescimento in lunghezza. In genere si esegue poco al di sopra di un ramo di debole sviluppo (per esempio, un brindillo) o di un intero ramo di ordine inferiore.
- Tagliola
- procedura per conservare durante tutto l’inverno arbusti o fruttiferi a radice nuda acquistati in autunno, dei quali non è possibile effettuare subito la piantagione. Si scava una buca orizzontale di dimensioni circa equivalenti a quelle delle piante, le quali vanno appoggiate inclinate (semisdraiate) al suo interno. Si ricopre la buca e le piante con terra, avendo cura di celare bene le radici, lasciando fuoriuscire solo una parte dei rami.
- Talea
- porzione di ramo (la gemma deve essere sempre al di sopra della cicatrice del picciolo della foglia caduta, e il taglio in basso deve essere appena sotto un nodo) da 10 a 50 cm, erbaceo o legnoso, che, piantata in terra in condizioni “ottimali”, cioè in un terreno leggero (vedi) tenuto un po’ umido, e a una temperatura di 21-22 °C, radica e forma una nuova pianta. Per facilitare l’emissione di radici si possono usare i prodotti radicanti appositi, in polvere o liquidi.
- Tempera ("in tempera")
- il cui grado d'umidità è tale da fornire le migliori condizioni per la lavorazione.
- Termofila
- letteralmente specie “amanti del caldo”, cioè piante che raggiungono l’optimum bio-fisico oltre i 25 °C. Vivono dunque in aree a clima mite (generalmente mediterraneo), dove la temperatura non scende (o quasi) sottozero e non compie escursioni repentine.
- Terofite
-
piante annuali che si perpetuano da un anno all’altro solo tramite seme, che nella zona mediterranea viene prodotto già in maggio-giugno, dopodiché la pianta ha concluso il ciclo biologico e può seccarsi.
- Terreno “in tempera”
- terreno il cui grado d’umidità è tale (né troppa, né troppo poca) da fornire le migliori condizioni per la lavorazione.
- Terreno argilloso (o terreno pesante, o terreno compatto)
- è un terreno che contiene più del 40% di argilla, la frazione più fine delle particelle che compongono il terreno. Manifesta una forte coesione fra le particelle allo stato secco e un’elevata plasticità allo stato umido. Se non ha una buona struttura può diventare asfittico.
- Terreno compatto
- vedi Terreno argilloso.
- Terreno di medio impasto (o terreno franco)
- contenente sabbia, limo e argilla in proporzioni tali che le loro caratteristiche chimico-fisiche si completano a vicenda. ΦΈ un terreno molto adatto per i fruttiferi.
- Terreno franco
- vedi Terreno di medio impasto.
- Terreno humifero
- terreno ricco di sostanza organica (vedi) in fase avanzata di decomposizione a opera dei microrganismi del terreno stesso, inframmezzata alle particelle di terra e a sostanza inorganica (cioè sali minerali), che è già disponibile per l’assorbimento da parte delle radici.
- Terreno leggero (o terreno sabbioso)
- formato da sabbia, torba, foglie, ecc., adatto per far radicare le talee, per far nascere piantine da semi, ecc. La sabbia supera il 50-60% in peso nella composizione del terreno. In piena terra è di facile lavorazione, ma richiede attenzioni per l’irrigazione e la concimazione, perché tende a non trattenere né acqua né concimi.
- Terreno pesante
- vedi Terreno argilloso.
- Terreno sabbioso
- vedi Terreno leggero.
- Terricciato
- letame maturo mescolato a terra.
- Ticchiolatura
- malattia provocata da funghi (Venturia inaequalis, Fusicladium dendriticum, ecc.) che danneggiano foglie e frutti, su cui compaiono macchie nere e crostose. Si instaura in condizioni climatiche caldo-umide ("nebbia").
- Tiflodromi
- acari, le cui larve svernano sulle gemme e la cui forma adulta è predatrice del ragnetto rosso del melo.
- Tollerante
- che risente della presenza del patogeno ma con sintomi di malattia poco evidenti e senza riduzione di produttività.
- Tomentoso
- ricoperto da una fine e fitta peluria, che serve a proteggere i tessuti sottostanti.
- Torba
- proviene dalle torbiere, ambienti molto umidi, dove l’acqua ristagna sul terreno, per sua natura incapace di drenarla. In genere si tratta di aree alpine su suolo acido. Le piante che vi si trovano, in genere muschi e sfagni, al termine del loro ciclo vitale non si decompongono se non solo parzialmente, andando a formare con i loro i residui la torba, tanto utile nel giardinaggio.
- Torbiera
- ambiente molto umido, dove l’acqua ristagna sul terreno, per sua natura incapace di drenarla. In genere si tratta di aree alpine su suolo acido. Le piante che vi si trovano, in genere muschi e sfagni, al termine del loro ciclo vitale non si decompongono che parzialmente, andando a formare mediante i residui la torba tanto utile nel giardinaggio.
- Trappole a feromoni
- erogatori di feromoni sessuali (riprodotti in laboratorio) che agiscono sui maschi dei lepidotteri (farfalle) impedendo l’accoppiamento. Ne esistono di vari tipi a seconda della modalità d’azione: con feromoni che disorientano il maschio, attirandolo verso un falso richiamo; con feromoni che confondono il maschio, che non è più in grado di trovare la femmina; trappole “cromotropiche”, che attirano gli insetti con il loro colore; trappole collose, che invischiano gli insetti che vi si posano. Le trappole possono essere acquistate, anche in un numero esiguo di esemplari, nei Consorzi agrari o presso i garden center più riforniti.
- Traspirazione
- perdita d'acqua sotto forma di vapore da parte delle foglie, causata dal calore dell'aria, esattamente come avviene nell'uomo con la sudorazione.
- Tubero
- radice ingrossata a contenere abbondanti sostanze di riserva, che servono in primavera per la nuova produzione di parti aeree. Lesempio più noto è la patata. Esaminiamo i tuberi uno per uno, scartando quelli disseccati o svuotati, come pure quelli ammuffiti o danneggiati. Solo tuberi turgidi e sani potranno regalarci le attese fioriture.
- Turbinato
- con forma a spirale, riferito a un frutto.