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- Gemma
- vedi Occhio.
- Geofite/elofite o idrofite
- piante bulbose o acquatiche che portano le gemme sotto terra o sottacqua molto ben protette; sono assai resistenti.
- Gimnosperme
- grande raggruppamento botanico comprendente specie i cui fiori non possiedono l'ovario, ragione per cui gli ovuli sono nudi, direttamente appoggiati alle squame del cono (o pigna). Oltre alle Conifere (araucaria, pini, abeti, larici, cedri, sequoia, tassodio, cipressi, thuia, ginepri) vi appartengono il Ginkgo biloba dalle foglie a ventaglio, il velenoso tasso e la curiosa cycas, i cui semi vengono spesso - impropriamente - definiti "uova" a causa della loro forma.
- Globulare
- di forma tondeggiante con dimensioni assai ridotte.
- Glumette
- foglie modificate che avvolgono più o meno strettamente il seme. Tipiche delle Graminacee.
- Grafiosi
- malattia dell’olmo provocata da un parassita (Ceratocystis ulmi) e diffusa da insetti scoliti, che porta a disseccamento l’albero. Negli anni ’90 sono state decimate intere popolazioni di olmi, soprattutto nel Nord e Centro Italia, compresi esemplari centenari, senza poter fare nulla per salvarli. Oggi sembra che il patogeno non sia più così aggressivo.
- Grappolo
- infiorescenza costituita da un asse principale sul quale si dispongono alternati i fiori muniti di peduncolo (gambo).
- Guano
- concime organico derivante dallo sterco (sterilizzato ed essiccato) di uccelli marini dell’oceano Pacifico depositato sugli scogli. È ricchissimo di azoto.
- Guanti da lavoro
- i bulbi di tulipani, narcisi e giacinti sono velenosi per la presenza di sostanze tossiche quali, rispettivamente, cristalli di ossalato, narcissina (alcaloide) e tuliposidi (glucosidi). Il contatto prolungato con la pelle provoca fastidiose dermatiti che partono dalla punta delle dita (le dita di tulipano sono una patologia tipica di floricoltori e giardinieri) per estendersi poi a mani, braccia, bocca, gambe e genitali, con forte infiammazione e prurito. Ingerire porzioni di bulbo provoca invece bruciore e infiammazione del tubo gastrointestinale, gastroenterite, vomito, diarrea, convulsioni, edema dell'esofago e della laringe con difficoltà di respirazione. In più, del narciso risultano tossici anche le foglie, i fiori e perfino il profumoun mazzo di narcisi collocato in una stanza chiusa dà sonnolenza, vertigini e nausea.